Tutto ebbe inizio un giorno al telefono quando Bernardo, il suo fidanzato convivente, la chiamò per darle un appuntamento alle 10 e 20: «A me pareva un orario assurdo: provai a contrattare le dieci o le dieci e mezza ma lui fu irremovibile. Il pomeriggio lo scrissi su Facebook in cerca di comprensione che in effetti ebbi subito. Anche il mio fidanzato si divertì moltissimo e da quel momento non mi ha più dato appuntamenti con orari decimali». Cose senza senso fatte dal mio fidanzato. Perché l’amore è fastidio è un ebook che raccoglie cinquanta status di Facebook dedicati da Melissa Panarello ( l’autrice di Cento colpi di spazzola, Tre, La bugiarda ) alle follie quotidiane dell’uomo con cui vive. Un esperimento che, visti i buoni risultati, Melissa racconta come «eccellente terapia di coppia».
Continua la scrittrice: «Una delle tante cose assurde che fa Bernardo è telefonarmi mentre sta per tornare a casa. Mi racconta tutta la sua giornata nei minimi dettagli e spegne il telefono solo davanti al portone. Poi sale le scale, apre la porta e resta zitto». Anche la pubblicazione di questo status è stata efficace e Bernardo, molto divertito, ora continua il racconto della giornata anche oltre la soglia. La faccenda deve essere un po’ scappata di mano se, riferisce Melissa «stamattina ne ha fatta un’altra delle sue, questa volta causata dall’ossessione per l’ordine e la pulizia di casa, e mentre tentavo di discuterne lui è uscito di corsa strillando: scrivilo nella rubrica così lo capisco subito».
Al successo e alla condivisone degli status, è seguita la richiesta di lettori e lettrici di vederli raccolti insieme e così Melissa ha deciso di farne un ebook: « Se il pubblico chiede, è giusto esaudire la richiesta, non c’è invito più bello per uno scrittore». Il manuale di sopravvivenza per una coppia contemporanea è ora su Amazon, ma questa non è la prima volta di Melissa nel self publishing: «Ho pubblicato Wanderlust, racconti della quotidianità nei quartieri delle città dove ho vissuto, da Catania a Parigi, e poi L’odore del tuo respiro, il mio secondo romanzo i cui diritti erano scaduti: aveva venduto 250 mila copie, mi sembrava giusto renderlo disponibile, peraltro ad un prezzo basso che ho deciso io (3.56 euro)». Per una scrittrice da oltre 3 milioni di copie, l’auto pubblicazione è «una scelta di libertà: non sempre i miei tempi e le mie esigenze coincidono con gli editori. Continuerò a pubblicare su carta ma intanto sperimento altro, mi diverto e faccio tutto da sola». Intanto, sempre su Facebook, è iniziata la nuova rubrica “Mia carissima ragazza”, consigli alle giovani donne sulla cura del corpo e delle relazioni: siamo alla quarta puntata ed è già un piccolo cult.
Ecco invece una serie di post estratti da “Status di cose senza senso”:
“Quando compro una qualsiasi crema di bellezza, lui riesce a intercettarla non appena varco la soglia. Mi sfila la busta dalle mani, corre in bagno, toglie la crema dalla confezione che contiene INCI e foglietto illustrativo, butta la confezione in un posto segreto che solo lui conosce. E io non saprò mai cosa mi sto mettendo in faccia e come usare il prodotto appena acquistato”.
“Quando non gli piace più una maglietta (perché è troppo vecchia o semplicemente ha un colore che non gli piace più) se la strappa dal petto urlando fortissimo, rivelando petto villoso e rara bestialità. E io, che ho la certezza di vivere con Hulk, uso i brandelli come stracci per pulire”.
“Quando ci svegliamo io non ho mai voglia di parlare, non ho voglia di fare niente, lui invece sì. Vuole fare tutto: lavatrici, pulire qualsiasi cosa, è una sinfonia di aspirapolvere, centrifuga, frullatori, radio, tv, telefoni. Non sopporta il fatto che io sia più mite, la mattina, che io sia una persona che vuole godersi il risveglio senza stress e senza ansie. E per farmi stare peggio mi da’ dei compiti: metti il bucato, togli il bucato, metti l’anti calcare, togli il tappeto. E io, per evitare di innervosirlo molto, gli do retta, faccio delle cose, ma le faccio male perché veramente non capisco niente. Io, Schiava Isaura”.
“Quando lo scorso weekend è stato fuori Roma e mi chiamava continuamente per chiedermi se stavo sporcando casa. E io, sommersa da briciole di pane, cicche, cenere, peli di gatto, capelli nello scarico, odori sgradevoli che si spandevano dagli Appennini alle Ande gli giuravo “Tutto pulitissimo”.
“Quando la mattina io mi sveglio prima e lui non vuole che vada via e mi trattiene. E io penso “Vabbè, dai, carino che vuole farmi le coccole, stare un po’ con me prima che la giornata cominci”. E invece no, continua a dormire. E se io provo di nuovo ad alzarmi, mi ributta giù. E a me, a un certo punto, viene di nuovo sonno e mi addormento. Quando mi risveglio lui non è più a letto, è già in giro per casa a fare cose, molto nervoso, molto sudato e con trionfo, con malvagità e fastidio estremo mi dice “Mi sono svegliato prima io anche oggi”. E sorride.