In nome dell’amore si presenta sotto forma di lettera aperta al cardinale Camillo Ruini in sostegno della laicità e risponde all’ingerenza della Chiesa cattolica nelle scelte private, rivendicando la parità dei diritti delle coppie di fatto, delle persone non sposate e dei propri figli, di omosessuali, il diritto all’aborto.
Un libro sull’autodeterminazione, la libertà individuale, la possibilità di rinunciare a seguire dogmi ingiusti, pretenziosi e spesso arroganti.
Fuori commercio